Un mischione di cultura giapponese, europea e americana, un intero micro cosmo generato dalla geniale capoccia di Yosuke Ueno, sbucano Miyazaki, il mondo Disney, riferimenti alla storia antica e un mostriciattolo bellissimo che si chiama ifeL che è anagramma di Life e che è il mio nuovo amico immaginario.
Poi, per una descrizione più profonda del significato di questa mostra, di cosa rappresenti per l’artista la città di Tokyo e come abbia deciso di rappresentare l’apertura mentale della cultura giapponese dalle “Yaoyorozu no Kami” (8 milioni di divinità), beh, trovate tutto nel comunicato stampa.
Soprattutto se preferite usare la parola “melange” invece di “mischione” e “mente” invece di “capoccia”.
Chiude il 18 marzo, Manca poco. Troppo poco.