Il Pistrice

Ciao Francesca, come stai? Che ci racconti?
Ciao! Sto lavorando a molti progetti in questo momento e in particolare ho appena finito di disegnare la più bionda delle Rock Star. Presto saprete di chi sto parlando…

Che ci hai disegnato per la cover di questo numero?
Ho disegnato un sogno estivo: l’ozio quieto su un fresco prato in compagnia di magnifiche creature pelose. “Natura! Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia.” (Goethe)

Francesca Protopapa, in arte “Il Pistrice”, che nella mitologia greca e romana era un temuto mostro marino. Come mai questa scelta? Ci dobbiamo preoccupare?
Dovranno preoccuparsi i pavidi e i vigliacchi, che affrontano il mare con la paura che guida i loro gesti. Ho scelto questo nome proprio per esorcizzare il timore del mare aperto e di ciò che ignoro, per nuotare in profondità affiancandomi da mille creature diverse per forma, indole e ingegno.

Warhol, Lichtenstain, Mucha, e molti altri. Noi nelle tue illustrazioni abbiamo visto tutti questi grandi artisti. Tu a chi ti ispiri? Da cosa trai più spesso ispirazione?
La cultura pop, la scultura greca, i capolavori del rinascimento e le donne dell’Art Nouveau sono senza dubbio alla base della mia formazione visiva come conseguenza dei miei studi e delle mie passioni. Mi lascio ispirare anche molto dalla fotografia di moda e dal cinema e mi diverto a sovvertirne i codici e i riferimenti estetici. Vegetariana nella vita sono decisamente Onnivora nell’arte. Guardo tutto e guardo tanto, tra mostre, libri e web mi sento perennemente in viaggio. Non vado alla ricerca d’ispirazione, ma di vero e proprio nutrimento degli occhi. Tutte queste immagini si mescolano alle idee, alla luce, all’ombra, alla musica e danno vita a nuove chimere.

Qual è stato il tuo percorso artistico? Cambieresti qualcosa?
Liceo Artistico, Laurea in storia dell’arte, Diploma in graphic design. Ho fatto l’archeologa, la madonnara, ho lavorato nei musei, ho venduto libri, ho realizzato marionette per il teatro di strada, ho lavorato con bambini e realizzato libri per ragazzi. Poi mi sono dedicata alle edizioni d’arte autoprodotte ma soprattutto ho dedicato tempo ed energie a conoscere e seguire il lavoro di artisti che ho avuto la fortuna di conoscere. Non cambierei nulla, perché non mi ritengo affatto arrivata, ma mi sento in piena formazione, o meglio in piena evoluzione. Come artista sono praticamente autodidatta e nel tempo ho scelto i mezzi tecnici che più mi convengono, ma mi piacerebbe davvero molto apprendere alcune tecniche tradizionali di stampa e di disegno.

Qual è il tuo rapporto con Roma? Se fosse una persona cosa le diresti?
La amo e la detesto. Scappo e ritorno. È una città che lascia senza fiato per la sua bellezza, la sua storia e i suoi quartieri così diversi. Vorrei solo avere di nuovo un motorino come quando ero all’università, perché tra mezzi pubblici e macchina davvero non ce la faccio.
Cosa le direi? “Roma, non essere sempre così arrabbiata, il tuo sorriso è radioso! Je ne t’aime plus mon amour.”

Dove possiamo vedere i tuoi lavori? Offline e online…
Su web attraverso il mio sito e la mia pagina Facebook.
Nella vita reale, presso gli spazi espositivi romani di Sacripante Gallery a Monti e presto (spero) nel prestigioso B17 di Trastevere. Ma soprattutto potreste rischiare di incontrare le illustrazioni in festival e altre manifestazioni che interessano illustrazione e l’editoria. Se invece siete in vacanza a Parigi, passate a trovare le mie égeries alla SLOW galerie, potrete anche fermarvi per un caffé e degli ottimi dolcetti.

Progetti futuri e sogni nel cassetto.
In questi ultimi mesi mi sono dedicata a diversi progetti artistici in Francia, Italia e Spagna che riguardavano le mie illustrazioni. Attualmente però mi sto dedicando anima e corpo a due pubblicazioni, un’antologia d’illustratori che sarà pubblicata attraverso la mia associazione (Squame) e un secondo libro illustrato che sto realizzando in collaborazione con una scrittrice italiana a Parigi. Se poi riuscissi anche ad andare in vacanza in un paese esotico non mi dispiacerebbe affatto…

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