Ciao Roberta! Come stai? Come stai passando l’estate?
L’estate procede bene, la primavera ha portato con se meravigliose novità lavorative e non solo, non vedo l’ora di vedere cosa porterà il futuro…
Che ci hai disegnato nella cover di questo numero? Parlaci un po’ di come ti è venuta l’idea.
Pensando a LeCool, magazine online, ho subito immaginato un luogo dove si legge. No, non una biblioteca e nemmeno una libreria, troppo banali. Ho disegnato un parrucchiere/estetista, quei luoghi dove, oltre a dedicarti alla lettura, puoi rilassarti e lasciarti coccolare. Io ho immaginato un piranha nella vaschetta per il pedicure e una sega circolare come lima per le unghie. Rilassante, no?
Il tuo stile è molto vignettistico, sintetico ed essenziale, comunica leggerezza, spensieratezza e c’è sempre un forte senso umoristico di fondo. Sei così? Ti rivedi nei tuoi disegni?
Sketch è un po’ il mio alter ego. Ho anche un vestitino bianco a pois nell’armadio. Attraverso lei esprimo i miei pensieri e le mie giornate, spesso gli amici mi dicono “Ah ma hai disegnato questo perché oggi è successo quello? Beh mi piace”. Disegnare diventa un modo per comunicare e sfogarmi, come un diario giornaliero. Inoltre faccio vivere a Sketch avventure che io non posso vivere (come andare al mare, cosa che in questo momento faccio poco) e non perché mi manca un coniglio con cui viverle, anzi.
E il coniglio che accompagna spesso i tuoi personaggi? Lui chi è? E perché un coniglio?
Ho un coniglietto, che adoro, e ho immaginato fosse il compagno di avventure perfetto per Sketch. Sono entrambi ingenui, spensierati, e diciamocelo anche sfigatelli. Vogliono solo abbracci, dolci e quante più possibili tazze di caffè.
Qual è stato il tuo percorso formativo? C’è un momento che per te ha rappresentato una svolta di qualche tipo?
Mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2013, corso fumetto e illustrazione, che mi ha formata, inizialmente confusa, ma in seguito indirizzata verso la mia strada.
Di svolte importanti ce ne sono state molte e ognuno di questi eventi mi ha portato dove sono oggi.
La svolta più recente e significativa è stata un colloquio, alla Bologna Children’s Book Fair, che mi ha cambiato l’estate.
Hai sempre voluto fare l’illustratrice? Come è nata la cosa?
Disegno da quando ho memoria, ho sempre pensato che avrei fatto qualcosa inerente al disegno nella mia vita, non per lavoro magari, ma sicuramente come necessità emotiva. Non sarei me stessa senza una matita.
L’illustrazione è venuta dopo, la voglia di esprimermi e comunicare mi ha portato verso questa strada.
Sei palermitana, dicci la frase in dialetto siculo che dici più spesso (e se è difficile, che vuol dire)
“Amunì!” questa è la parola che dico più spesso in dialetto.
Lo dico in macchina mentre guido in mezzo al traffico, lo dico spesso ai colleghi in pausa pranzo.
In breve ripeto continuamente “Forza, sbrigatevi!”
Sarà che ho fretta, un po’ come il Bianconiglio (ecco, i conigli sono sempre presenti nella mia vita).
Dove possiamo vedere i tuoi lavori? Dacci qualche coordinata.
Potete seguire le avventure di Sketch attraverso la mia pagina Facebook o il mio profilo Rob Terracchio illustratrice
oppure vedere i miei lavori, non solo sketch, sul mio sito
http://www.robertaterracchio.it/
Progetti futuri e sogni nel cassetto
Il cassetto è strapieno di idee, al momento ne è pieno anche l’armadio. Ho tante storie che tengo lì, tra i vestiti, che non vedo l’ora di scrivere, illustrare e proporre, ma non mi dispiacerebbe collaborare con qualche autore e creare insieme qualcosa di speciale.
Qualcosa del genere è già accaduta in realtà, un progetto è quasi uscito dal cassetto e ad ottobre lo troverete tra gli scaffali delle librerie con Sketch protagonista, per saperne di più continuate a seguirmi!