MPplexiart

Ciao Margherita,è un bel po’ di tempo che seguo incuriosita il tuo lavoro. Devo dire che quello che realizzi è davvero originale. Sei la dimostrazione che a volte basta un po’ di fantasia per realizzare qualcosa di unico con poco. Ciao Martina! Per prima cosa grazie per i complimenti, sono contenta di riuscire a incuriosire le persone, e grazie anche per l’opportunità. L’idea di partenza devo ammettere che è stata un po’ inusuale: sono sempre stata appassionata di gioielli e in particolare di anelli e mi stuzzicava l’idea di poterne avere tanti e tutti diversi! Il tutto è iniziato come un gioco, con la voglia di creare qualche modello “per me”, dopodiché ho cominciato a dedicarmici seriamente.

Studiando architettura ho avuto modo di conoscere moltissimi materiali, dal più fragile al più resistente, e unendo le due passioni (l’architettura e i gioielli) ho trovato il modo di realizzare quello che avevo in mente!

La prima cosa che mi viene in mente pensando al plexiglas è la sua consistenza. Come riesci a lavorarlo e a creare le diverse forme? usi qualche macchinario?Per quanto riguarda il processo di realizzazione non si tratta di un lavoro handmade ma di un lavoro progettato al computer. Infatti la sfida sta nel riuscire a disegnare con precisione i modelli al computer e successivamente la realizzazione avviene tramite una macchina a taglio numerico; solo facendo alcune prove si ottiene esattamente quello che si ha in mente. Seguono molto spesso dei periodo di prova in cui io e le mie amiche indossiamo i modelli per alcuni giorni per verificare se effettivamente non siano troppo fragili (nel caso di animali troppo dettagliati ad esempio, o forme troppo grandi).

La vera fase creativa sta nel disegnare, prima a mano e poi a computer, i diversi modelli, e anche a divertirsi nello scegliere i colori.
Il plexiglass infatti oltre ad essere perfetto perché molto resistente ha anche moltissime possibilità per quel che riguarda i colori. E oltretutto uno stesso colore può trovarsi in diverse nuances di trasparenza (dal più opaco al più trasparente). Questo mi diverte molto sia per i singoli modelli, sia per gli abbinamenti fra più colori.

Da cosa ti lasci ispirare?
Da tutto quello che mi passa per la mente! I primi modelli sono stati oggetti ed animali che mi piacevano, successivamente ne sono stati creati altri adatti a specifiche occasioni: parlo dei modelli di Natale con le renne, le stelle e gli abeti, oppure dei modelli in rosa e verde acqua usciti la primavera scorsa, che assomigliavano molto a Rose Quartz e Serenity, colori Pantone 2016.
Mi piace molto anche fidarmi dei suggerimenti delle mie amiche e delle clienti stesse, che in alcuni case hanno dato vita a modelli molto apprezzati.
La fase del disegno di un nuovo modello (e dei relativi colori) è sempre molto interessante; do ascolto a consigli e suggerimenti e mi diverte vedere anche i gusti diversissimi di ciascuna ragazza.
Ad esempio a me piace moltissimo abbinare gli anelli in coppie ma spesso le ragazze che scelgono gli anelli decidono (ovviamente) di indossarli a loro piacimento; proprio per questo motivo ci sono tanti colori e diversi modelli: la linea geometrica per chi è più minimal , gli animali per le sognatrici , i diamanti o i cuori per le più romantiche, insomma ad ognuno il suo!
Mi piace pensare che il risultato finale sia che ogni ragazza (me inclusa) indossi una coppia di anelli che non indossa qualcun altro, proprio perché per lei rappresentano qualcosa di speciale.

E’ stato difficile iniziare e mettere in pratica l’idea che ti frullava nella testa? si sa che il punto di partenza di solito è sempre il più difficile, per ogni progetto.

In realtà è nato tutto come un gioco, come dicevo prima, volevo creare qualcosa per me, per un’irrefrenabile voglia (un po’ infantile) di “avere tanti accessori”.
Poi piano piano ho cominciato, spinta dalle mie amiche, a realizzare molti più prodotti ed è quindi cominciata l’altra fase creativa, quella della realizzazione della propria immagine, della vendita, del packaging.. cose che ho imparato piano piano a gestire. E che su alcuni aspetti sto ancora cercando di migliorare.

E in che modo si è evoluto il tuo lavoro da quando hai iniziato? i social ti hanno aiutata secondo te a farti conoscere?Il lavoro si è evoluto (anzi diciamo più alti e bassi in base anche ai miei impegni con lo studio) ma vorrei che si evolvesse ancor di più. Ho in programma appena terminati gli studi di aprire un sito in cui si possano anche fare richieste di modelli personalizzati e soprattutto di aggiornare con modelli e colori nuovi per ogni stagione.

Il social che prediligo è instagram, e lo utilizzo per pubblicare le novità e pubblicizzare i vari modelli: mi ha aiutato a farmi conoscere anche se è sempre un po’ difficile all’inizio raggiungere il “pubblico”, perché instagram stesso è pieno di attività creative (molte anche meravigliose) e si rischia di non riuscire a farsi notare.
Credo che sia comunque uno strumento molto immediato, che riesce a dar voce a fotografi, illustratori, anche a band emergenti.. Proprio per questa ricchezza di contenuti è sempre difficile trovare il giusto modo per incuriosire le persone ma questo lo vedo come una sfida perché quando questo avviene è molto entusiasmante! Mi è capitato di trovare foto di ragazze che si portano gli anelli in viaggio e vedere i miei modelli in giro per l’Italia o l’Europa mi emoziona sempre moltissimo!

Dove possiamo trovare e acquistare i tuoi lavori? Lasciaci tutti i tuoi contatti così da non perderti di vista!

Vendo principalmente online (e alcune volte in vendite private o mercatini allestiti a Roma) tramite il sito etsy www.etsy.com/it/shop/MPplexiart e per restare aggiornati sui modelli e le novità consiglio la mia pagina instagram www.instagram.com/mp_plexiart

 

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