Al Pigneto ci sono due gelaterie piuttosto conosciute e frequentate. E poi ce n’è una terza: “Il capriccio di Carla”, meno conosciuta, meno frequentata ma, come spesso accade, decisamente migliore delle rivali più note (delle quali non farò i nomi). “Produzione artigianale” è scritto ormai sull’insegna di qualsiasi gelateria del mondo (forse perfino sulla macchinetta del gelato di Mc Donald’s), ma mangiando il gelato di Carla ci si accorge inequivocabilmente che le materie prime sono di serie A (pistacchi di Bronte, mandorle di Avola, e via dicendo), che non c’è traccia di “polverine” o simili, e che la pasticcera sa il fatto suo. So che se dico “gusto intenso e leggerezza” sembra lo slogan di uno snack dietetico, ma il gelato di Carla possiede senz’altro entrambe le qualità. Assolutamente da assaggiare anche il tiramisù! Alessandro Carchidi

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