“Era una notte buia e tempestosa..”
non sto scherzando, giuro che la prima sera che misi piede da l’Unico c’era il temporale, pioveva a dirotto, ed in più ero di pessimo umore.
Quindi, ricapitolando, mi trovavo sotto il temporale, con un terribile umore e di fronte ad un nuovo locale di cui non avevo mai sentito parlare e verso il quale per scetticismo a priori non avevo nessun tipo di fiducia.
Direi i presupposti perfetti per il fallimento di una serata.
Sarà per questo forse,che ogni volta che ci ripenso non riesco a credere che quella serata,che si prospettava tanto tremenda,sia diventata una di quelle ricordo con più affetto.
Non so se siano state le risate con le amiche,la bellezza del luogo,il cibo o molto probabilmente il vino, ma l’Unico si è conquistato un posto di diritto nella mia memoria.
A pochi passi da Villa Borghese,l’Unico fa entrare le persone in un ambiente elegante ed accogliente con linee minimal e raffinate. Un concept che coniuga su 3 livelli un cocktail bar,un ambiente eventi,e una sala di ristorazione in cui si respira arte, grazie alla mostra itinerante del pittore Riccardo natili.
La cucina è quella della tradizione italiana,per una predilezione per quella Mediterranea a base di pesce, ma rivisitata, con una mise en place elegante e sui generis.
Devo ammettere che forse i prezzi non sono molto proporzionati alla quantità di cibo servita nel piatto, ma vi assicuro che io ricordo ogni singolo particolare del cibo mangiato quella sera,e tornerei altre mille volte per quel trancio di Salmone, e per quel Tripudio ai 5 cioccolati sul quale ho lasciato il cuore.