Invitare a cena l’amico vegano comporta sempre un minimo carico di pensieri, mette alla prova tutte quelle nozioni apprese alle elementari: il latte no, perché la mucca viene sfruttata, la carne no, il pomodoro è un frutto o una verdura? il lievito, tutto sommato, è una forma di vita?…Pumon, Timba e il cerchio della vita?
Per evitare di finire in un vortice di contraddizioni e dubbi possiamo chiedere aiuto a Vegusta, nuovo locale di Centocelle, un posto carino dove trascinare l’amico vegano e fare due chiacchiere mentre mangiate qualche montagna di fritti (con maionese rigorosamente vegan fatta in casa) e un delizioso burger alla soia…o al farro…a quel che i cuochi si sono inventati quel giorno: loro sono Arianna, Valentina e Antonio e su Fb vi avvisano degli aggiornamenti del menu.
E se poi non avete alcuno scrupolo potete anche ordinare i panini telefonicamente, andarli a prendere, tornare a casa e impiattarli come se foste uno chef professionista. D’altronde sospetto che i proprietari lo abbiano previsto, le loro buste d’asporto sono tanto eco-friendly quanto anonime, quanto quelle di un sexy-shop.
Due cose per concludere:
si chiama street-food, la parola “fast” non è prevista, quindi sedetevi e godetevi una birretta nell’attesa di esser nutriti.
Se con l’amico vegano c’è pure l’amico carnivoro, che “si me piace ma c’ho come un buco qua..”, dopo cena allungatevi per un tagliere all’Ombraonga, pochi civici più su, sulla stessa via.