Ciao Marzia, intanto grazie per la disponibilità. Sei una scrittrice che sta prendendo sempre più piede, e sono sicura sarai molto impegnata. Come ci si sente a veder pubblicato il proprio libro?
Ciao e grazie a voi per avermi dato quest’ulteriore opportunità di esprimermi! Ovviamente è una sensazione magnifica, anche se si tratta pur sempre di una pubblicazione sul web. Comunque sia leggere le mie parole su carta e vederci sotto la mia firma, e pensare ai momenti in cui le ho scritte quasi senza pensarci, solo così,come dire “per sfogo” è davvero qualcosa di unico. Non avrei mai pensato di arrivarci. Resta un piccolo passo ma è pur sempre un passo, il primo. È pur sempre qualcosa che ti scuote il cuore.
Questo progetto nasce dalla collaborazione con un altro scrittore web: Lorenzo Meozzi. Come è nata l’idea? Non deve essere facile per due scrittori riuscire a conciliare i propri modi di esprimersi.
È stato Lorenzo a contattarmi parecchio tempo fa, poi il progetto è stato rimandato per varie ragioni. C’è da dire che Lorenzo è veramente, oltre che uno scrittore che vale la pena di leggere (che non è poco) una persona molto speciale. Mi è venuto incontro quando ne avevo bisogno, e mi ha fatto da guida in questo progetto.
Per quel che riguarda la difficoltà di conciliare i nostri modi di esprimerci posso solo dire che quando c’è una volontà così forte di realizzare qualcosa insieme viene quasi naturale incontrarsi a metà strada !
Che ne dici di accennarci un po’ del contenuto del libro?
Vorrei accennarvi qualcosa ma in realtà si tratta di una raccolta di poesie per cui non c’è molto da dire. Posso dire che leggerlo è sicuramente una buona idea.
In realtà molto prima di questo progetto tu nasci come scrittrice web. E con il tempo hai acquisito sempre più seguito. Cos’è, secondo te, che ha catturato l’attenzione delle persone?
Prima non credevo di saperlo, forse perché non credevo neanche di essere riuscita sul serio a raggiungere quei numeri con le mie sole parole, senza alcuna sponsorizzazione, senza alcuna ostentazione. Ma adesso che ho più o meno realizzato che questa cosa è avvenuta realmente posso dire che ho cominciato a cercare tutte le ragioni e le ho trovate semplicemente nel fatto che probabilmente la gente riesce a leggere quello che vorrebbe dire, quello che vorrebbe dirsi, quello che nasconde, quello che sente, probabilmente è questa empatia che si sviluppa tra me e chi si trova tra le mie parole a far si che qualcuno decida di continuare a leggermi. In fondo questo è un mondo dove i sentimenti è bene nasconderli per non farsi male, dove appare più forte chi non soffre e invece è il contrario perché se non soffri non ti rafforzi mai. Questo è un mondo che non corrisponde alle esigenze della gente, almeno io la vedo così, è la gente che deve adeguare le proprie esigenze al mondo in cui vive, per cui mi piace pensare che la mia pagina, e in senso più stretto le mie parole, possano servire alle persone ad evadere, a tornare dove vorrebbero essere. Dove i sentimenti non distruggono e basta, ma creano distruggendo.
I tuoi scritti sono pieni di sentimenti: amore, rabbia, passione, tristezza, gioia. Quanto c’è delle tue esperienze personali e quanto dovuto all’ispirazione del mondo che ti circonda?
Di solito scrivo delle mie esperienze personali, perché ciò che scrivo nasce quasi dal bisogno di buttare fuori quel che sento.Ma ci sono rare volte in cui invece mi riferisco a qualcosa che non ho vissuto in prima persona ma che mi ha toccato particolarmente: mi piace moltissimo osservare e mettere in risalto cose che sono difficili da notare ma Essenziali.
Ti rivolgi sempre ad un ipotetico “tu”. Chi immagini che sia? Una persona ipotetica o qualcuno a cui indirizzi realmente le tue parole?
Si, è proprio così. Ma non è sempre la stessa. Mi piace sviluppare i miei scritti in forma di lettera, li sento più veri.
E’ stato un piacere conoscerti meglio.Lasciaci tutti i tuoi contatti per seguire il tuo lavoro!
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